Nuova organizzazione

Turni di notte alla Dulbecco, indennità livellate a 100 euro a fronte dei 400 che erogava il policlinico. Ma cresce il malcontento

Con la nascita dell’azienda sanitaria unica di Catanzaro i trattamenti economici di Mater Domini e Pugliese vanno uniformati. Il management cerca di ricucire lo strappo con il personale sanitario che ha subito la decurtazione

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di Luana  Costa
15 gennaio 2024
16:01

La maretta è rientrata, o quasi. Proprio in questi giorni si lavora a ricucire lo strappo causato dalla decisione del management dell’azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro di sospendere prima e rimodulare poi la remunerazione sinora corrisposta ai camici bianchi per effettuare i turni di guardia notturna interdivisionale all’interno del presidio Mater Domini.

Eredità aziendali

Una somma giudicata sproporzionata se commisurata a quanto sinora percepito dagli omologhi del presidio Pugliese per svolgere le stesse mansioni ma regolamentate in maniera differente. Eredità di aziende diverse, adesso riunite sotto lo stesso tetto che necessitano oggi di essere uniformate sotto il profilo economico e procedurale.


Le guardie interdivisionali

Fino a poco tempo fa, all’ex policlinico vigeva un accordo che prevedeva la remunerazione dei medici disposti a svolgere i turni notturni di guardia interdivisionale al di fuori dell’orario di lavoro. Una per l’area medica e l’altra per l’area chirurgica pagate a circa 400 euro a turno ma con competenza su diversi reparti, a differenza dell’ex ospedale Pugliese dove le guardie notturne vengono pagate a 100 euro ma per svolgere l'attività all’interno del proprio reparto. Oggi, l'importo di 100 euro è stato uniformato ed esteso a tutti i medici, anche quelli dell'ex policlinico.

Il turno di notte

Simona Carbone

La ratio dell’accordo – oggi cassato – risiedeva nel fatto che all’ex policlinico il turno notturno veniva classificato come al di fuori dell’orario di lavoro visto che il presidio non era mai stato dotato di pronto soccorso e i medici vigilavano su più reparti riuniti in aree omogenee. Non in tutti, vi sono reparti che già svolgono e da tempo servizio di emergenza h24, ad esempio la Cardiologia e Utic, la Cardiochirurgia con terapia intensiva e la Rianimazione. Al contrario, all’ex ospedale Pugliese i reparti sono tutti attivi h24 per la gestione delle emergenze e il turno di notte non solo rientra nel normale orario di lavoro ma viene svolto dai medici, ciascuno nel suo reparto di appartenenza.

Il cambio di direzione

Di recente, la sterzata con la riduzione della remunerazione equiparata a quella del presidio Pugliese ma che a breve confluirà in un regolamento aziendale in via di definizione. Si lavora in questa fase per costruire un percorso di concertazione e, soprattutto, per distendere gli animi. L’idea di fondo sarebbe quella di iniziare a gettare le basi di una diversa organizzazione interna all’ex policlinico, candidato ad ospitare un secondo pronto soccorso.

Il progetto del secondo pronto soccorso

L’istituzione di un'area d’emergenza richiederà gioco forza l’attivazione di tutti i reparti h24 (ad eccezione di quelli già attivi), soprattutto, quelli strettamente connessi con le attività del pronto soccorso e il rafforzamento attraverso il reclutamento di altri medici. In attesa che il progetto segua il suo corso, il management aziendale inizia a muovere i primi passi stimolando una nuova organizzazione funzionale al raggiungimento di quell'obiettivo.

Il regolamento 

Il regolamento, ancora in via di definizione, dovrebbe prevedere tra i punti cardine la presenza di più medici nei turni notturni interdivisionali del Mater Domini, almeno due per area omogenea (medica e chirurgica) oltre alle pronte disponibilità e poi la predisposizione di percorsi condivisi tra i due presidi per la gestione comune dei ricoveri.

L'assalto al pronto soccorso

Il decongestionamento del pronto soccorso del Pugliese è tra gli obiettivi primari, raggiungibile solo attraverso il trasferimento dei pazienti verso il Mater Domini. Nelle ultime settimane, il primo presidio ha nuovamente subito una forte pressione a causa dell’aumento degli accessi nell’area d’emergenza e della saturazione dei reparti. Un problema ormai cronico che costringe i pazienti a lunghe attese per ottenere un ricovero.

La nuova linea 

La linea del nuovo management è quella di individuare un plafond di posti letto per l’ex policlinico, almeno una ventina, da utilizzare per il trasferimento dei pazienti riducendo all'occorrenza la pressione sul Pugliese. Un obiettivo a breve termine, indizio di un cambio di prospettiva.

Giornalista
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