Crotone

Processo Ferrerio, un video mostra un pugno sferrato a Davide non evidenziato prima: «Smonta la tesi difensiva dell’aggressore»

A Crotone nuovo scontro in aula sulla perizia del professore Introna che mette in dubbio il legame diretto tra il pestaggio e il coma in cui versa il ventenne bolognese. I legali della sua famiglia presentano un nuovo documento che punta a smentirla

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di Procolo Guida
6 febbraio 2024
14:18
Il processo a Crotone e, a destra, l’avvocato Gallo
Il processo a Crotone e, a destra, l’avvocato Gallo

Oggi udienza importantissima nel procedimento ordinario presso il Tribunale di Crotone a carico di Anna Perugino, mamma quarantaduenne di Martina Perugino, la ragazzina, all’epoca del fatto ancora minorenne, al centro di tutta la vicenda che ha portato all’aggressione di Davide Ferrerio, avvenuta, come noto, per un tragico scambio di persona. 

Al vaglio ed a testimonianza c’è il professore Francesco Introna, ordinario di Medicina legale e Direttore della Scuola di Specializzazione dell’Università-Policlinico di Bari che ha redatto e consegnato una perizia, che mette in dubbio la diretta causalità dell’aggressione con lo stato vegetativo in cui è costretto Davide anche grazie all’ausilio del video di sorveglianza subito estrapolato dagli inquirenti che riprende i tratti salienti della brutale aggressione di Nicolò Passalacqua a Davide Ferrerio, picchiato a Crotone in pieno centro l’11 agosto del 2022. 


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I legali della famiglia di Davide, che è parte civile in tutti i procedimenti, oggi hanno presentato una contro perizia tecnica che ha analizzato i video a disposizione, incrociandola con testimonianze di una mamma e figlia, che, clamorosamente, aggiunge un fatto oggettivo in più rispetto alla ricostruzione a disposizione del professor Introna: «I tecnici in alta risoluzione svelano un primo cazzotto dietro la testa di Davide che non è stato visto da Introna», svela l’avvocato Fabrizio Gallo. 

«E se la perizia è errata in fatto, perché svela un episodio ripreso dalle telecamere e che è confermato dalle testimonianze, qua c’è da rifare tutto», aggiunge perentoriamente il legale della famiglia presente anche nell’udienza di questa mattina che sarebbe dovuta iniziare alle 12 è slittata alle 13,15, ed ancora è in corso.

Così come chiediamo conferma su come possa essere “pericolosa” anche per gli altri procedimenti a partire dall’appello a Passalacqua, dove è già stato richiesto che venga immediatamente acquisita agli atti: «Non vi è dubbio che vi sia il pericolo di far “inquinare” questo e gli altri procedimenti potendo far derubricare tutti i capi di imputazione ma su quello di appello a Passalacqua ci siamo fortemente opposti anche per un fattore tecnico giuridico di non poco conto». Una vera e propria regola processuale così come ce la specifica l’avvocato: «Se tu decidi di preferire l’abbreviato usufruendo dello sconto di pena, contestualmente, rinunci a prove diverse in corso di procedimento, altrimenti non è abbreviato; con queste ragioni ci siamo opposti ed il prossimo 28 febbraio a Catanzaro il giudice deciderà nel merito».

Intanto dall’aula arriva l’opposizione della difesa all’esposizione del video che circostanzierebbe il pugno sferrato e raccontato dall’avvocato Gallo perché, a loro giudizio, si tratterebbe di un video modificato, così il presidente Eduardo D'Ambrosio, si è ritirato per decidere se farlo mostrare o meno. Ovviamente dopo che i legali di parte civile hanno chiarito tecnicamente che non si tratta di modifica ma solo ed esclusivamente un modo per “leggerlo” in maniera più chiara. Non mancano le vibratissime proteste della mamma del povero Davide che è terrorizzata dal rischio impunità.

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