L’intervista

Il docufilm Semidei dedicato ai Bronzi finalista ai Nastri d’Argento, il regista Fabio Mollo: «Rappresenta e racconta la Calabria»

Un momento d'oro per il professionista reggino e per l'intero genere. Gioia e grande soddisfazione, in attesa dell'arrivo nelle sale cinematografiche previsto per fine mese: «Stiamo lavorando per una prima uscita proprio nella città dello Stretto»

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di Anna Foti
3 febbraio 2024
18:28
Il regista Fabio Mollo, a destra i Bronzi di Riace
Il regista Fabio Mollo, a destra i Bronzi di Riace

«Già essere stati selezionati nei primi 15 era stata una grande soddisfazione. Essere arrivati nella cinquina dei Nastri d'argento è stata una straordinaria sorpresa, al di là di ogni nostra più rosea aspettative. Siamo felicissimi». Questo il commento di Fabio Mollo, che con Alessandra Cataleta ha diretto il docufilm Semidei, dedicato alla storia dei Bronzi di Riace, dal loro ritrovamento avvenuto il 16 agosto 1972 nelle acque ioniche di Riace, nel Reggino, ad oggi. 

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Il documentario è nella cinquina finalista della categoria "Cinema, Spettacolo, Cultura" del Nastro D'argento, il più antico premio cinematografico italiano assegnato dal 1946 dai giornalisti.


La cinquina dei finalisti

Selezionato tra gli oltre 130 documentari proposti nel 2023 dai festival più importanti o nelle rassegne specializzate, concorrerà insieme a “Enzo Jannacci – Vengo anch’io” di Giorgio Verdelli, “Io, noi e Gaber” di Riccardo Milani, “Kissing Gorbaciov” di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife e “Profondo Argento” di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa.

A fine mese l'arrivo al cinema

«Davvero una grande soddisfazione per noi, vista anche la caratura del premio assegnato dai giornalisti, dunque un importante premio della critica dal grande valore cinematografico. Quindi siamo molto contenti considerando anche che il film non è ancora arrivato in sala. Speriamo sia di un buon auspicio visto l'imminente arrivo al cinema. Stiamo lavorando per una prima uscita proprio a Reggio Calabria. Vorremmo che proprio da Reggio partisse il viaggio nei cinema italiani. Ancora, però, nulla di certo. A breve daremo notizie ufficiali», prosegue il regista reggino Fabio Mollo.

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Un momento d'oro che precede l'incontro con il pubblico nelle sale e che apre anche alla vita del documentario, non solo nei cinema ma anche nei festival e nelle rassegne. Un fase di grandi prospettive vista anche la selezione nei 15 documentari in corsa per il Premio David di Donatello - Cecilia Mangini 2024 per il miglior documentario.

Nata per te approda in tv

«È davvero un momento molto prolifero per i documentari. Un genere in espansione e in crescita. Siamo orgogliosi di essere percepiti come espressione di un linguaggio moderno e contemporaneo e di contribuire anche noi a questa crescita con un film che rappresenta e racconta la Calabria». Così prosegue il regista Fabio Mollo che si appresta a vivere un mese davvero molto intenso. Non solo questa questa prestigiosa candidatura e a fine mese l'uscita nelle sale ma anche l'approdo su Sky del suo quarto lungometraggio Nata per Te.

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Momento d'oro

«È un momento davvero bello per me. Nata per Te e Semidei sono due film che mi stanno dando tanta gioia. Ancora sto accompagnando le proiezioni del lungometraggio Nata per te. Si susseguono incontri con associazioni che si occupano di Affidi, con l'ordine degli avvocati e altre iniziative molto interessanti. Insomma c'è ancora un grande fermento e sono contento che il film adesso arrivi nella case delle persone. Un momento molto intenso che mi vede impegnato fuori per promuovere e incontrare il pubblico ma anche dentro per le consegne che mi attendono. Ma sono profondamente grato. È tutto davvero meraviglioso», così conclude il regista reggino Fabio Mollo.

Giornalista
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