Sanità Calabria

Non solo medici, per le ambulanze mancano anche autisti e l’Asp di Catanzaro chiude le postazioni territoriali

VIDEO | Durante le festività pasquali le aree di Tiriolo e Maida sono rimaste scoperte, poiché gli operatori sono stati spostati su altre zone. Intanto in tutto il Lametino si registrano interi turni senza camici bianchi a bordo (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
12 aprile 2023
06:28

L’ambulanza viaggia senza medico a bordo ma non senza autista. È questo lo spaccato emerso nelle ultime ore e che restituisce la fotografia di una sanità in lento disfacimento sul territorio della provincia di Catanzaro. Se infatti fino ad ora i mezzi di soccorso non si erano mai fermati, pur in assenza di camici bianchi, ci si avvia adesso verso una nuova fase molto simile ad un punto di non ritorno.

La coperta troppo corta

In assenza di autisti semplicemente l’ambulanza non può viaggiare ed è la realtà con cui l’Asp di Catanzaro ha iniziato a fare i conti ma ben prima delle festività di Pasqua e della denuncia lanciata dal sindaco del comune di Tiriolo, Domenico Greco, che non ha voluto lasciar cadere nel vuoto il disservizio leggendolo, al contrario, come il sintomo di nuovi tagli all’orizzonte per i presidi assistenziali sul territorio.


Verso nuovi tagli

Se, infatti, nei giorni di sabato, domenica e lunedì la postazione territoriale d’emergenza di Tiriolo è rimasta chiusa perché l’autista è stato trasferito verso un’altra pet, lo stesso è avvenuto in quella di Maida che assieme a Tiriolo e Sersale condivide il triste destino della demedicalizzazione d’ufficio. Da oltre quattro anni l’Asp di Catanzaro ne ha ridotto le prestazioni a causa della carenza di medici.

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Bacino di personale

All’orizzonte però si profilano nuovi tagli dal momento che le equipe di Tiriolo e Maida sembrano essere divenute bacini da cui attingere personale sanitario e infermieristico per coprire i turni scoperti di altre postazioni. Ad esempio, nella giornata di sabato l’autista della postazione di Maida è stato trasferito a Falerna mentre nella giornata di lunedì dell’Angelo la postazione risultava completamente chiusa perché a mancare era anche l’infermiera messa a disposizione dalla pet di Lamezia Terme.

A macchia d'olio

E indice che la situazione non va certo a migliorare è la progressiva demedicalizzazione dei presidi finora rimasti indenni al depotenziamento ma che, invece, adesso iniziano a patire la carenza di personale. In tutta l’area del lametino le postazioni territoriali sono spesso prive di medico a bordo: le pet di Lamezia Terme, Falerna e Soveria Mannelli lo sono state nel turno notturno dell’1 aprile. Nella giornata del 3 aprile tutte le ambulanze demedicalizzate nel turno dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20 medico a bordo nella sola postazione di Lamezia Terme.

Giornate di... passione

E ancora, nel turno dalle 14 alle 20 del lunedì dell’Angelo ambulanze demedicalizzate nei presidi di Lamezia Terme, Falerna e Soveria Mannelli. Oltre ovviamente alle pet di Maida e Tiriolo, quelle sono state completamente chiuse per far convergere sanitari (autisti e infermieri) verso le altre postazioni. In un simile contesto non appare molto difficile prevedere un'estate da bollino rosso, a meno di interventi tempestivi.

Giornalista
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