ReCapp Cal

Più ore di italiano e matematica nelle scuole calabresi, Valditara presenta il progetto: «Qui straordinarie potenzialità»

VIDEO | Il ministro dell'Istruzione alla Cittadella per illustrare i dettagli di ReCapp Cal per il quale sono stati stanziati 5 milioni di euro: «In questa regione una grande voglia di riscatto, crescita e modernità. Tornerò la prossima settimana»

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di Luana  Costa
3 aprile 2024
12:15

«Quando sono venuto la prima volta qui in Calabria lo scorso anno dissi che questa è una regione dalle straordinarie potenzialità in cui io credo tantissimo. Ed è per questo che sono tornato oggi e tornerò anche la prossima settimana». Lo ha detto il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara questa mattina a Catanzaro per presentare un progetto sperimentale per la Calabria denominato “ReCapp Cal”. Prevede in sintesi il recupero degli apprendimenti di base in italiano e in matematica e il superamento delle prove Invalsi.
«Affrontiamo insieme con la Regione una grande sfida - ha proseguito il ministro- quello di dare ai giovani calabresi straordinarie opportunità formative e quindi di successo lavorativo».

Il progetto è finanziato dal Dipartimento istruzione della Regione Calabria con 5 milioni di euro, sarà sviluppato nel corso delle annualità 2024-2026 e verrà assunto, in accordo con l’Invalsi, come prototipo nazionale da replicare in quelle regioni caratterizzate da divari dei livelli di apprendimento degli studenti rispetto allo standard nazionale. 


«Il progetto si inserisce in quel progetto che qui in Calabria volli lanciare per la prima volta - ha poi aggiunto Valditara - Agenda Sud che coinvolge tutte le scuole elementari calabresi, che investe oltre 28 milioni di euro per le scuole della Calabria, che investe quasi 30 milioni per la dispersione scolastica e con un investimento complessivo di 844 milioni di euro, davvero notevole. Tutto questo perché noi crediamo fortemente che bisogna dare grandi opportunità a questa regione. Agenda sud coinvolge anche il mondo delle imprese e delle università in un disegno strategico. Non è un caso, che la Calabria sia tra le regioni d'Italia che ha risposto meglio alla riforma del 4+2, ovvero la riforma destinata a dare grandi opportunità formative. Questo vuol dire che c'è una grande voglia di riscatto, di crescita, di modernità che insieme con il presidente Occhiuto e la vicepresidente Princi noi stiamo cercando di assecondare».

Gli istituti coinvolti

Coinvolgerà 70 istituti scolastici individuati dal comitato scientifico (composto da un componente per ogni soggetto partner coinvolto nel progetto) sulla base degli esiti delle ultime prove Invalsi (20 della Città metropolitana di Reggio Calabria, 20 della Provincia di Cosenza, 10 in ciascuna delle restanti province Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia).

Duecento ore di potenziamento didattico

«Un progetto voluto per ridurre il gap formativo tra la Calabria e il resto d'Italia rispetto alle competenze chiave che sono italiano e matematica» - ha precisato la vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi. «Abbiamo stanziato 5 milioni di euro coinvolgendo partner fondamentali, l'uso, il sistema universitario, la Bocconi e l'Invalsi. Sono duecento ore di potenziamento didattico di italiano e matematica, parallelamente i docenti saranno accompagnati in formazione personalizzata a cura degli atenei calabresi. La Bocconi monitorerá la ricaduta del percorso attraverso una piattaforma, dove verranno create delle classi virtuali. Coinvolgeremo le classi antecedenti a quelle di somministrazione del test invalsi».

Circuito virtuoso tra scuola, università e istituzioni 

«Diamo la possibilità agli studenti e ai docenti di avere supporto per dimostrare il valore degli studenti calabresi nelle prove invalsi» - ha chiarito il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Con questo progetto si crea un circuito virtuoso tra il mondo della scuola, il mondo dell'università e le istituzioni affinché gli studenti possano essere supportati per lo svolgimento delle prove invalsi e ci possa essere un supporto delle università a vantaggio dei docenti. La Calabria non deve essere l'ultima regione d'Italia, la Calabria ha giovano straordinari che quando lasciano la Calabria diventano eccellenze nazionali. È giusto che le istituzioni facciano il giusto investimento nella formazione scolastica nella nostra regione».

Giornalista
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