La decisione

’Ndrangheta, ai domiciliari (dopo due anni di carcere) l’avvocata Bagalà: è coinvolta nell’inchiesta Alibante

Il Tribunale di Lamezia ha disposto la scarcerazione della legale accusata di aver avuto un ruolo nella presunta cosca capeggiata dal padre Carmelo

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di Redazione Cronaca
2 aprile 2024
10:35

Il tribunale di Lamezia Terme ha disposto nei giorni scorsi la scarcerazione dell'avvocata Maria Rita Bagalà, concedendole gli arresti domiciliari presso la sua abitazione in Valle d'Aosta.

Difesa dal legale Aldo Ferraro, la professionista è tra i 29 imputati in Calabria nel processo Alibante, seguito a un'inchiesta della Dda di Catanzaro sulla presunta cosca di 'ndrangheta capeggiata da suo padre, Carmelo Bagalà. L'avvocata era in carcere da oltre due anni.


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Arrestata nel maggio 2021 nell'ambito dell'inchiesta, era stata posta ai domiciliari in Valle d'Aosta. Poi, nel gennaio 2022, la Cassazione aveva respinto il ricorso contro la custodia cautelare decisa due mesi prima dal Riesame di Catanzaro: si erano così aperte le porte del carcere.

Intanto va avanti il processo di primo grado a Lamezia Terme: la prossima udienza è fissata a luglio, per sentire testimoni della pubblica accusa. La data della sentenza non è ancora stata fissata.

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