In Calabria l’estate non finisce più: a ottobre al mare e non mancano i turisti: «È una favola»
VIDEO | Le alte temperature di queste settimane non fanno rimpiangere la bella stagione. A Soverato residenti e visitatori intenzionati a godersi fino all'ultimo raggio di sole, per la gioia degli operatori balneari: «Stiamo lavorando benissimo, continueremo finché il tempo lo permette»
È entrata nel vivo ormai la stagione autunnale ma le alte temperature di queste settimane, a Soverato e non solo, spingono ancora molti a godersi gli ultimi giorni di sole e di mare. «Bella temperatura, mare splendido. Appena riusciamo, nelle pause di lavoro, ne approfittiamo per fare un tuffo» dice un bagnante del posto. E così con punte di 28 gradi durante le ore più calde della giornata, complice l'anticiclone africano che sta regalando all'intera penisola tempo soleggiato e stabile, c'è anche chi ha scelto questo periodo per le proprie vacanze.
«Veniamo dalla Svizzera – racconta un turista – e approfittiamo di questo periodo: c'è poca gente, non fa troppo caldo né troppo freddo e si sta bene». «Non ci aspettavamo di trovare questo tempo ad ottobre – è il commento di una giovane torinese -, è stata una sorpresa ed è piacevole andare al mare». «È una favola», aggiunge una ragazza.
«Fieri di vivere in Calabria»
«Siamo proprio fortunati noi calabresi a vivere in una terra così – dice una giovane bagnante -. Io arrivo dalla zona tirrenica, la mia amica è del posto e ogni tanto cambiamo zona: io vengo a vedere l'alba qui e lei il tramonto sull'altro versante. È una meraviglia».
Dunque un'estate no stop per la gioia degli operatori balneari. «Abbiamo un clima bellissimo che ci permette di restare tutt'ora aperti – dice l'imprenditore Saverio Galeano – e stiamo lavorando benissimo non solo nei weekend ma anche durante la settimana. Continueremo finché il tempo ce lo permetterà». «Fortunatamente qualche lido è ancora aperto con la possibilità di avere delle comodità – commenta un cittadino della zona -. È come se la Calabria negli ultimi anni stesse crescendo sia dal punto di vista culturale che enogastronomico ma anche turistico e sociale. Quando ero piccolo mi chiedevo “ma perché sono nato in Calabria? Avrei preferito Roma, Milano. Ora invece dico “menomale che sono nato in Calabria”».
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