Pnrr record a Gioia Tauro, il progetto più finanziato è il Parco dei Cardi nato da un ricordo d’infanzia del sindaco
VIDEO | Si tratta dell'opera che ha ottenuto più risorse tra quelle gestite dalla Città metropolitana di Reggio. Così la memoria personale del primo cittadino è stata il motore di un'azione che ha consentito all'ente di fare il pieno dei fondi nella parte denominata L'Aspromonte in Città
«Erano talmente alti che quando eravamo bambini li utilizzavamo come nascondiglio in quell’immenso campo che ci consentiva di giocare a contatto con la natura». A parlare della sua infanzia, passata negli anni '50 e '60 anche tra le piante di cardo, è il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, dal cui ricordo personale – simile per tanti concittadini della sua età – è nato un progetto finanziato con oltre 6.000.000 di euro del Pnrr.
Città metropolitana | Gioia Tauro, 6 milioni per riqualificare i 17mila mq dell’ex fabbrica Gaslini: ecco il Parco dei Cardi
Il primo cittadino, parlando ai margini dell’area privata espropriata dal Comune nei pressi del lungomare Ravano – coincidente con l’ex fabbrica olearia Gaslini – si emoziona non poco, con l’obiettivo di spiegare la portata del futuro Parco dei Cardi. La vegetazione spontanea cresceva rigogliosa, diventando anche metà per pennuti di vario genere – tra cui i cardellini – in questa zona prossima al mare che ospiterà anche un farfallario, come spiega il responsabile dell'ufficio tecnico, Francesco Carpinelli.
«Sarà un orto botanico completo di altre strutture ricettive – spiega – pensato proprio come risultato di una memoria collettiva che dove oggi vede i segni del degrado dell’archeologia industriale, è capace di guardare al domani per assicurare alle future generazioni lo stesso contatto con la natura che vivemmo noi». Alessio lo dice chiaramente, anche in occasione della recente presentazione del progetto – alla presenza fra gli altri del sindaco metropolitano Falcomatà – che senza quel ricordo l’intuizione non sarebbe venuta.
«Sapevamo che esiste una linea di finanziamento del Pnrr che recita “l’Aspromonte in città” – commenta – e studiando con l’ufficio tecnico la possibilità che avevamo di partecipare al bando, abbiamo voluto tentare tenendo assieme passato e futuro. Un’idea premiata, visto anche che per i tempi rapidi della progettazione abbiamo ottenuto altri 500mila euro, ed oggi con grande soddisfazione possiamo dire che il progetto del nostro Parco è l’opera singola, non da Comuni associati, che ha ottenuto più fondi tra quelli gestiti dalla Città metropolitana».