Operazione Olimpo

Una mazzetta da 5mila euro per il servizio bus al villaggio turistico, il dirigente regionale Bova ai domiciliari

Il capostruttura del Dipartimento turismo e beni culturali dovrà rispondere di corruzione per esercizio della funzione. Al centro l'affare riguardante la struttura Tui Magic Life di Pizzo (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Vincenzo Imperitura
26 gennaio 2023
15:56
Rodolfo Bova
Rodolfo Bova

Non ci sono solo i grandi appalti milionari per la costruzione di nuove strutture ricettive a stuzzicare gli appetiti dei tanti imprenditori che si sono lanciati come avvoltoi sul turismo. Anche il semplice appalto per un servizio di transfer da e per il nuovissimo villaggio Tui Magic Life di Pizzo, può diventare oggetto di contrattazione con esponenti della pubblica amministrazione calabrese. Come nel caso di Rodolfo Bova, capo struttura del Dipartimento turismo e beni culturali della Regione, finito ai domiciliari nell'ambito dell'operazione Olimpo e accusato, assieme all’imprenditore Domenico Galati, di «corruzione per esercizio della funzione».

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Sul piatto ci sono 5mila euro che, sostengono gli inquirenti, Galati avrebbe allungato al funzionario regionale Bova in cambio di un suo pressante interessamento all’affido del servizio di trasporto per i clienti che soggiornano nella nuova struttura sorta in uno dei gioielli del turismo calabrese.


Galati, dicono le carte «è amico di molti politici» ed è «raccomandato da Mario». Attraverso i suoi canali privati, l’imprenditore è venuto a conoscenza della ricerca, da parte di una società di servizi, del giusto candidato a cui affidare il servizio di trasferimento: «Sta cercando un sacco di lavoro – dice Galati a Bova in una conversazione dell’aprile del 2018 – lo so io e te lo dico io! sta cercando pullman». L’imprenditore ha buone entrature, poco tempo dopo viene a sapere che un concorrente sta aprendo un’agenzia di servizi e chiede a Bova di «chiudergli questi cosi dei trasporti».

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Per portare a termine il suo compito Bova si sarebbe rivolto direttamente a Enzo Calafati, anche lui indagato nell’ambito dello stesso procedimento: «Ti sei visto con Galati? – chiede Bova – coinvolgilo perché è molto vicino a lui, capito?». Nel presunto affare, rientrerebbe anche Anastasi, l’ex dirigente regionale finito a sua volta sotto la lente degli inquirenti; tirato dentro prima da Bova che, riferendosi ad una conversazione con Enzo Calafati, racconta «Oggi è venuto Calafati… gli ho detto fallo lavorare a questo perché Mario ci tiene». Poi dallo stesso Galati, che a lui si rivolge per i «dettagli del servizio da rendere» e per le rogne che potrebbero sorgere a causa dell’interesse di un altro imprenditore dei trasporti: «Enzo mio, io con Genco mi posso pure incontrare ma… mi incontro… io questi pullman ho, se possibile io non voglio litigare con Genco».

Nonostante le molte pressioni però, l’affare non sembra sbloccarsi e Bova si lamenta di questo immobilismo proprio con l’ex dirigente del Turismo: «Mi diceva oggi Domenico Galati che ancora non lo ha chiamato nessuno, a questo lo lasciano a terra praticamente». Il problema ipotizzano gli investigatori, viene dal fatto che dietro la società alla fine scelta per i servizi di accompagnamento dal villaggio turistico di Pizzo ci sono gli Accorinti.

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