Proposta controversa

Licenze Ncc a Ferrovie della Calabria: tutti i dubbi dell’ufficio legislativo del Consiglio regionale sul “servizio taxi”

Il disegno di legge presentato da Straface (Fi) che prevede la concessione di 200 permessi sarà portato oggi in aula. Tra le tante perplessità anche quella che la norma possa in qualche modo violare i principi della libera concorrenza (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Massimo Clausi
20 aprile 2023
10:30
Palazzo Campanella
Palazzo Campanella

Dovrebbe arrivare oggi in consiglio regionale la proposta di legge di Pasqualina Straface (Fi) che dona un massimo di 200 licenze per Ncc (noleggio con conducente) a Ferrovie della Calabria. Il disegno di legge arriva in aula fra tante perplessità.

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Come quelle che nutre Federnoleggio, l’associazione di categoria calabrese, che prima dell’inizio dei lavori incontrerà l’assessore regionale ai Trasporti, Emma Staine. L’incontro era stato fissato tempo fa su altre questioni, ma è chiaro che la novità costituita da questa norma cambierà l’ordine del giorno dei lavori.


Altre perplessità, invece, ha espresso l’ufficio giuridico del consiglio regionale. In una scheda molto articolata, composta da cinque pagine, il dirigente Antonio Cortellaro, sembra bocciare l’impianto della norma. Nel parere si dice che la legge presentata potrebbe in qualche modo violare i principi della libera concorrenza visto che le licenze sono affidate direttamente e senza alcun bando di gara ad una società, sia pure ad intera partecipazione pubblica. Ma proprio questo aspetto rappresenta un altro elemento di debolezza della norma. C’è infatti un pronunciamento del Tar del Molise che esclude la possibilità di assegnare tali licenze a soggetti che non siano persone fisiche. «La titolarità - scrivono infatti nella sentenza - rimane sempre in capo alla persona fisica anche se l'autorizzazione all'attività di noleggio con conducente è successivamente conferita in godimento ad una società, in quanto alle persone giuridiche non è consentito conseguire tali autorizzazioni».

Inoltre c’è un problema legato allo stop delle licenze che si è avuto a livello nazionale. Il fermo è stato stabilito da due successivi decreti del Mit risalenti al 2018. Con i decreti veniva sospeso il rilascio di tutte le licenze in attesa dell’attivazione del Registro Elettronico Nazionale che doveva avvenire entro un anno dall’entrata in vigore del decreto. Ovviamente il registro non è stato ancora attivato. Ecco perché il presidente nazionale di Federnoleggio, Mauro Ferri, ieri ha salutato con favore l’iniziativa della Regione Calabria, definendola però come una “provocazione” verso l’assurdità di questo blocco e la scarsa chiarezza di regole nel settore.

Non sappiamo, in realtà, se l’intenzione della Regione sia quella di stimolare il legislatore nazionale ad intervenire sulla materia. Quello che sappiamo è che l’ufficio giuridico ha ricordato come, per risolvere il problema, la regione Friuli Venezia Giulia abbia invece deliberato di portare la questione in Conferenza Stato/Regioni; senza però provare a normare da sola la vicenda. Infine l’ultimo rilievo di legittimità mosso dall’ufficio legislativo riguarda la titolarità al rilascio delle licenze che per legge non spetta alla Regione bensì ai Comuni.

Nonostante questi rilievi la proposta di legge è stata approvata nella commissione “Ambiente e territorio” presieduta da Pietro Raso (Lega) e oggi è attesa in consiglio. Vedremo cosa emergerà nel corso del dibattito su una vicenda che al di là della legge proposta merita di essere attenzionata

Giornalista
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