Il report

A Reggio il bilancio dei Carabinieri Forestali: «In Calabria la principale piaga è quella dei rifiuti, incendi in calo»

VIDEO | I dati riguardanti le attività svolte nel 2023 sono stati snocciolati dal comandante regionale Giovanni Misceo, durante una conferenza stampa al Museo archeologico. Migliaia i controlli e centinaia gli illeciti scoperti

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di Anna Foti
31 gennaio 2024
12:30

«Gli attacchi al territorio con abusivismo edilizio, tagli furtivi e utilizzazioni boschive senza autorizzazione, e la piaga dei rifiuti che risulta colpire in modo omogeneo tutto il territorio calabrese. Tra le maggiori criticità, infatti, registriamo diverse forme di illecito smaltimento dei rifiuti, tra cui le combustioni, e gli inquinamenti ambientali, tutte fonti di alterazioni sistematiche degli habitat e degli ecosistemi naturali, di forte perturbazione per l'ambiente, il suolo, i corsi d'acqua ed i mari, con preoccupanti conseguenze per la qualità della vita e la salute dei cittadini. Su questo fronte, la situazione resta grave. Ancora presenti anche se in calo, gli incendi boschivi, principali cause dell'aggravamento del dissesto idrogeologico».

Così il colonnello Giovanni Misceo, comandante Carabinieri Forestali della Calabria, ha illustrato le principali linee di attività svolte nel 2023, in occasione dell’odierna conferenza stampa nella piazza Paolo Orsi nel Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. L’incontro con i giornalisti è stato introdotto dai saluti del neo direttore Fabrizio Sudano. 
Presente anche il generale Giorgio Maria Borrelli, comandante Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma per la presentazione del calendario del 2024 e una delegazione dell’ic Radice Alighieri di Catona, periferia nord di Reggio Calabria. 


Educazione ambientale 

Con 30 incontri, su 74 complessivi nelle scuole, Cosenza è stata nel 2023 la provincia in cui vi sono state maggiori iniziative di educazione ambientale. Seguono Catanzaro con 18 e Reggio Calabria con 16. «Questo è un filone di attività al quale teniamo in modo particolare», ha sottolineato ancora il colonnello Giovanni Misceo, comandante Carabinieri Forestali della Calabria.

Dati e settori di intervento 

«Sono stati oltre 50mila i controlli effettuati e quasi 15mila le persone controllate. Gli illeciti penali sono stati oltre 1700 mentre quelli amministrativi sono stati oltre 2500», ha sottolineato ancora il colonnello Giovanni Misceo. I settori di intervento che hanno richiesto maggiore impegno sono stati la tutela del territorio con 651 illeciti accertati, tutela della fauna e della flora, rispettivamente con 398 e 172 illeciti, incendi e discariche rifiuti rispettivamente con 325 e 301 illeciti. 

Prevalente il numero dei reati commessi da persone identificate: 360 e 140 in materia di tutela del territorio e della fauna e 296 in materia di discariche di rifiuti. Il dato si inverte in materia di incendi: solo 15 gli illeciti commessi da persone identificate e 412 quelli commessi da ignoti, dunque non perseguiti.

Prezioso il supporto dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori di Calabria e del Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale 1515, svolto quotidianamente in tutte le province della regione dalle volanti verdi dei Carabinieri Forestali nell'arco dell'intero anno, con un impegno complessivo di 9.960 pattuglie impegnate nel monitoraggio del territorio.

Il calendario Cites

La conferenza odierna è stata anche occasione per la presentazione del calendario Cites. La Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione è stata siglata a Washington nel 1973. Ad essa aderiscono 184 paesi nel mondo. Il calendario costituisce un veicolo di conoscenza delle attività svolte dallo specifico raggruppamento dell’Arma a difesa dell’ambiente e della biodiversità e non solo. 

«Il calendario è stato presentato a Reggio Calabria dopo essere stato presentato a Roma, al museo delle Civiltà. Quest’anno abbiamo voluto realizzare un focus sull’Africa, sulle bellezze e sulle criticità di un continente segnato da una grande complessità socio - economica. Lo abbiamo fatto attraverso dodici specie di animali e piante in via di estinzione. Abbiamo, altresì, posto un accento sull’attività svolta dal raggruppamento carabinieri Cites in tema di prevenzione e tutela della biodiversità. Anche le fondamentali attività anti bracconaggio e il contrasto, per esempio, al contrabbando di legname espletati dai carabinieri forestali, costituiscono azioni di prevenzione e tutela dell’ambiente. 

Noi siamo, altresì, impegnati sul fronte del contrasto al traffico che minaccia animali e piante. Esso è estremamente redditizio ed è il quarto per interesse della criminalità organizzata. Noi carabinieri del gruppo Cites ci adoperiamo anche per certificare il commercio regolare. Lo scorso anno abbiamo registrato 60 mila transazioni legali». Così il generale Giorgio Maria Borrelli, comandante Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, già comandante Carabinieri Forestali della Calabria.

Giornalista
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