Il documento

Nasce la nuova rete ospedaliera, i posti letto sono 6.692: la sfida è attivarli tutti. Ecco cosa cambia nella sanità in Calabria

La precedente programmazione, varata nel 2016, è stata attuata solo all'82%. Verso la riapertura degli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce e la riconversione per quello di Cariati. A Crotone una emodinamica, a Catanzaro l'area pediatrica. La Regione rafforza oncologia e cardiologia

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di Luana  Costa
15 marzo 2024
17:45

Sono complessivamente 6.692 i posti letto previsti nella rete ospedaliera calabrese, nuovamente licenziata dal presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, a seguito delle modifiche e integrazioni richieste dal tavolo di verifica interministeriale. Il primo documento era stato, infatti, approvato nel luglio scorso, dopo oltre sette anni di vacatio. L'ultima programmazione risaliva al 2016, quando commissario ad acta era Massimo Scura. Il piano, secondo quanto riferito, diverrà operativo entro il prossimo 15 aprile.

I posti letto

Dei 6.692 posti letto di cui si compone la nuova programmazione ospedaliera 5.530 sono destinati alla cura dei pazienti acuti e integrano anche i 134 posti letto covid previsti nel decreto Rilancio (dl 34/2020 varato al deflagrare della pandemia), 1.162 sono invece i posti letto dedicati alla cura delle post acuzie. La vera sfida sarà quella di riuscire ad attivarli effettivamente tutti dal momento che la precedente programmazione, in parte, è rimasta su carta. Secondo quanto emerso da un monitoraggio effettuato dalla Regione, dei posti letto previsti nella precedente rete ospedaliera solo l'82% è stato effettivamente poi attivato nelle strutture ospedaliere.


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Nuova rete ospedaliera: le criticità

Le altre criticità riguardano la mancata applicazione delle pronunce dei giudici amministrativi che hanno sentenziato la riapertura dei presidi ospedalieri di Praia a Mare e Trebisacce, la mancata riconversione del presidio ospedaliero di Cariati, la necessaria riorganizzazione dei centri di emodinamica concentrati per l'area centrale della Calabria nella sola città di Catanzaro e la forte mobilità passiva per le patologie neuromuscolari e i trapianti di cellule staminali.

Gli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare

Per quel che riguarda i due presidi ospedalieri, oggetto di pronuncia da parte dei giudici amministrativi, la nuova programmazione ne prevede l'implementazione attraverso la nascita di «centri specialistici nell'area delle patologie a più elevata mobilità passiva»: Trebisacce e Praia a Mare.

Cariati sarà integrato con lo spoke di Corigliano Rossano

Il presidio ospedaliero di Cariati sarà, invece, integrato con lo spoke di Corigliano Rossano, sarà dotato di 20 posti letto di Medicina generale, day surgery per prestazioni di chirurgia generale, 4 posti letto di Cardiologia, servizi dedicati di Gastroenterologia e Oncologia, posti letto di obi al pronto soccorso e sarà specificamente vocata alla riabilitazione specialistica per le malattie di Parkinson e Alzheimer.

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Gli ospedali di montagna: San Giovanni in Fiore e Acri

Sempre nell'area del cosentino, al presidio ospedaliero di San Giovanni in Fiore si prevede l'attivazione di servizi di oncologia e la riorganizzazione funzionale in vista della nascita dell'ospedale di comunità. Così come al presidio ospedaliero di Acri dove, in sintesi, vengono riconfermati gli attuali posti letto.

Lamezia Terme e Soveria Mannelli

Spostandosi, invece, nell'area centrale della Calabria, un forte potenziamento dei servizi assistenziali è previsto all'ospedale di Lamezia Terme che vedrà l'implementazione delle attività di elettrofisiologia ed emodinamica e la nascita di un polo integrato con Inail per la riabilitazione. A Soveria Mannelli 15 posti letto di riabilitazione cardiologica mentre a Serra San Bruno il potenziamento della lungodegenza attraverso l'incremento dei posti letto di medicina generale.

Rossano e Cetraro

Nel plesso ospedaliero di Rossano si prevede poi il potenziamento delle attività cardiologiche, di elettrofisiologia e dinamica; farà parte della rete Sca (sindrome coronarica acuta). A Cetraro si prevede la riattivazione del punto nascita con la presenza della terapia intensiva e la collocazione delle attività chirurgiche.

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A Catanzaro

Il documento prevede poi il rafforzamento di tutta l'area pediatrica nella neonata azienda ospedaliero universitaria di Catanzaro con l'attivazione della Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica per frenare la mobilità passiva. Si prevede anche l'attivazione di 5 posti letto di terapia intensiva pediatrica, i 4 attualmente presenti all'ospedale Annunziata rimarranno fino all'attivazione di quelli alla Dulbecco. E, infine, 8 posti letto di Reumatologia, la nascita di un centro traumi ad alta specializzazione - area dove si registra alta mobilità passiva - ed una struttura di unità spinale.

Rete Sca

Novità poi nella rete Sca (sindrome coronarica acuta). Nell'area nord della Calabria si prevede l'ingresso della struttura privata Tirrenia Hospital «a copertura dei bacini di utenza della costa tirrenica», mentre nell'area centrale una riorganizzazione dei servizi sul territorio finora eccessivamente concentrati nella sola città di Catanzaro. Quindi, in considerazione del numero di ricoveri di pazienti provenienti dal crotonese verso l'azienda ospedaliera del capoluogo, si prevede l'attivazione di una emodinamica al San Giovanni di Dio di Crotone e poi punti di elettrofisiologia a Lamezia Terme e Vibo Valentia, con la possibilità di attivare anche qui emodinamica da aggregare alla rete.

Giornalista
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