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Perfidia disinnesca le bugie della guerra e lo studio si divide in fazioni: scontro tra Picierno (Pd) e Staine (Lega)

VIDEO | La seconda puntata della nuova stagione della trasmissione di Antonella Grippo non delude le aspettative. A infiammare la discussione il conflitto a Gaza e la riforma costituzionale targata Meloni. Tra gli ospiti anche Casellati, Alecci, Orrico, Pasquino, Del Vigo e Cateno De Luca

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di Antonio Clausi
4 novembre 2023
11:32

Una puntata scandita dallo stesso, incalzante ritmo con cui gli Ac/Dc aprono ogni appuntamento di Perfidia. E se il leader della band australiana Angus Young imbraccia la chitarra e scatena i fan con la sua Thunderstruck, pietra miliare della musica hard rock, Antonella Grippo fa lo stesso con i telespettatori di LaC calando un jolly sul tavolo. Vale a dire l’intervista a Maria Elisabetta Alberti Casellati, Ministro di Forza Italia per le Riforme istituzionali, nel giorno in cui il CdM ha dato l’ok per quel premierato tanto agognato da Giorgia Meloni.
«La modifica della Costituzione è finalizzata a dare stabilità e ad evitare che si reiterino 75 anni di storia repubblicana in cui si sono succeduti 68 governi dalla durata media 14 mesi. La Costituzione - sostiene l’ex presidente del Senato - deve adattarsi ai tempi, forse oggi è maturato quello giusto».

Le bombe in Palestina e la “battaglia” Grippo-Picierno

Titolo della puntata “Balle all’idrogeno”, introdotta da Fabri Fibra che urla “Bugiardo” rappando con uno stile inconfondibile. «Pirrone, filosofo dell’antica Grecia, essendo applaudito in pubblica piazza pensò di aver detto una cazzata - dice Antonella Grippo -. Il bugiardo più sublime di questo momento storico è Benjamin "Bibi" Netanyahu con la sua dichiarazione “sarà la vittoria del bene sul male”. Cosa che nemmeno il più integralista Ayatollah avrebbe mai pensato di affermare».


«Hai voglia di bombardare Gaza per Hamas - aggiunge rivolgendosi metafisicamente al premier - ma stai bombardando i palestinesi. I coloni in Cisgiordania sono il braccio armato di Israele perché i loro insediamenti si fondano sulla mistica dell’esproprio e della deportazione di quegli abitanti». Parole che hanno fatto sobbalzare dalla sedia Emma Staine, assessore regionale della Lega che cita Oriana Fallaci e la celebre intervista a Golda Meir. «Israele ha il diritto ad esistere e Hamas non è un interlocutore, sono dei terroristi - taglia corto -. Vi ricordo che i soldati di Hamas si trincerano dietro i bambini».

Il politologo «di chiara fama» Gianfranco Pasquino e la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno (Pd) entrano in scena da remoto. «La prima balla è che Hamas non rappresenti una parte consistente dei palestinesi: sono arrivati a prendere il 40% dei voti. Non possiamo metterli sullo stesso piano di Israele, uno Stato democratico. Né possiamo pensare che il mediatore sia Erdogan» sentenzia il professore.

Gli dà manforte l’esponente democrat a Bruxelles. «Vedo in Italia e in Europa un dibattito disordinato che tende ad equiparare una democrazia, l’unica in Medio Oriente, ad un’organizzazione estremistica - rimarca -. Questo atteggiamento ci porta a conseguenze sbagliate. Un esempio? Non parlare di “pausa umanitaria” come facciamo noi, ma di “cessate il fuoco”, implicherebbe un accordo tra le parti che non potrà mai avvenire con i terroristi. Io sono preoccupata dal risorgere dell’antisemitismo con le bandiere bruciate».

Le fiamme di Perfidia e di Antonella Grippo non la risparmiano nella replica. «La più disordinata di tutti è l’Europa e lei, cara Pina Picierno, non può venire a fare la maestrina qui. Ho l’impressione che anche in questo caso la stampa stia subendo istanze censorie così come avvenuto con Zalensky e l’Ucraina» ribatte, suscitando l’approvazione di Anna Laura Orrico (parlamentare del M5S), secondo cui «la Striscia di Gaza non è libera, ma è oppressa da Israele». L’onorevole cosentina gioca un derby in salsa bruzia con la rivale del Carroccio e le chiede sarcasticamente in studio: «Quale democrazia vorresti esportare a Gaza? Quella degli americani in Afghanistan?».

Giorgia Meloni, la riforma costituzionale e la finanziaria

La politica internazionale lascia spazio a quella nazionale dopo il caso dei comici russi. «Salvini ritiene che Giorgia Meloni sia adeguata a fare la premier?» domanda maliziosamente Antonella Grippo ad Emme Staine che non se la tiene: «È il Ministro delle Infrastrutture, noi lavoriamo e non pensiamo a farci i dispetti tra alleati come piace scrivere alla stampa».

Pina Picierno si congeda lasciando in dote due spunti. «La premier ha smentito se stessa sugli aiuti alle famiglie aumentando perfino i pannolini e poi ha dimostrato di non avere un occhio di riguardo per i ceti popolari tagliando sulla Sanità». Ancora Staine a muso duro a fare scudo al Governo: «Il Pd è stato al comando 10 anni senza essere eletto, il limite alla vostra disonestà intellettuale si sposta ogni giorno più in là»

Francesco Maria Del Vigo, vicedirettore de “Il Giornale” sposta il tiro sulla riforma costituzionale, definita «epocale» e che «dà velocità istituzionale agli italiani». Orrico, però, lo stoppa: «Meloni trasforma la democrazia parlamentare in una in cui comanda una sola persona».

Lo Sputtanellum quiz

Con la nuova rubrica partorita da Grippo, Perfidia va a sfruculiare i politici nostrani. La conduttrice, annunciando di svelare il nome di un dirigente di Fratelli d’Italia «molto villano» la prossima settimana, si collega con Cateno De Luca (sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord) che “smonta”, pilone dopo pilone, il Ponte sullo Stretto di Messina. «La copertura finanziaria è talmente farlocca che da 15 miliardi di previsione andrà a finire a 20 - sostiene il vulcanico politico siciliano -. Siamo alla decima posa della prima pietra, chissà a quante arriveremo».

Alecci si confessa al Diablo

Ernesto Alecci (consigliere regionale del Pd) «che riteneva di essere il solo all’opposizione a Palazzo Campanella» è quindi il protagonista del gran finale attaccando Occhiuto sulla SS107 e sulla Sanità. Poi si inginocchia per una confessione laica a “sua santità El Diablo”. Al secolo Antonella Grippo. Avrà ottenuto l’assoluzione?

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