Occasione persa

I conti in tasca ai Bronzi: 3 milioni di euro spesi dalla Regione per il 50° anniversario passato senza lasciare traccia

A fronte dell’investimento che avrebbe dovuto far «viaggiare la Calabria nel mondo» i risultati sono decisamente deludenti: qualche cubo-totem promozionale, una pagina Instagram con meno di 600 follower e una manciata di eventi minori. Nessuna traccia invece del documentario da mezzo milione di euro

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di Alessia Principe
22 giugno 2023
06:30

Non è tanto l’arrivo, si dice, quanto il viaggio a fare la differenza. Solo che questo dei Bronzi è terminato prima del tempo. Il problema - al solito, non è l’obiettivo (la promozione), e non sono le risorse impiegate (che si raggranellano scavando tra vari piano operativi e fondi di sviluppo). Il problema è la lungimiranza. Tante buone idee, ma poco strutturate, sono carta nel caminetto, e il rischio di sprecare, anziché investire, è sempre dietro l’angolo.

Tre milioni di candeline

Per festeggiare il mezzo secolo dei guerrieri di Riace, tirati fuori dai fondali nel lontano 1972, la Regione Calabria ha pensato di mettere al posto delle candeline 3 milioni di euro. «Per tutto il 2022 (anno dell’anniversario ndr) e per tutto il 2023, la Calabria – leggiamo dalla nota diffusa più di un anno fa - viaggerà in Italia e nel mondo, raccontandosi attraverso interventi artistici dal linguaggio contemporaneo che ne presenteranno la bellezza e la ricchezza nelle grandi città». Ma questo tour globale pare sia finito anzitempo.


Partenza di slancio poi...

L’anno scorso è stato istituito un Comitato di coordinamento inter-istituzionale e un gruppo di lavoro (D.G.r. n. 23/2022 e D.G.r. n. 38/2022) con lo scopo di coordinare una serie di attività con il coinvolgimento dei dipartimenti “Istruzione, Formazione e Pari Opportunità”, “Turismo, Marketing Territoriale e Mobilità”, “Sviluppo Economico e Attrattori Culturali”, e i rispettivi assessori, il tutto sotto l’occhio di governatore e vicegovernatrice, rispettivamente Occhiuto e Princi.

Questo piano, elaborato - si legge sul Burc - da un gruppo di professionisti di «acclarata esperienza nel settore della valorizzazione e del marketing territoriale», prevedeva un fondo complessivo di 2.986.000 euro a valere sulla scheda PAC 2007/2013 da destinare per la celebrazione in questione. Una somma che ricomprendeva una serie di attività tra cui la promozione sui circuiti delle grandi stazioni e degli aeroporti, attività complementari, produzione e distribuzione di un documentario. Solo per le attività di promozione digitale sono stati previsti 590mila euro e 30mila per la registrazione del marchio.

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L’account da 590 follower e il sito futuro

Tra le attività complementari erano forse comprese la pagina social ufficiale, ormai abbandonata da molti mesi. L’ultimo aggiornamento su Instagram di @bronzi50 è del 30 dicembre scorso, da lì solo polvere posata sugli hashtag e sui suoi sparuti 590 follower. L’unico aggiornamento arriva dal progetto “A scuola di fumetto con i Bronzi” che è appena finito.

Nel prospetto di febbraio 2022, il sito internet bronzi50.it, era (almeno nelle intenzioni) destinato a trasformarsi, alla fine della campagna, in bronzidiriace.eu, piattaforma di racconto delle attività culturali svolte. Vedremo cosa ne sarà.

Il soundtrack fantasma

Era stata, poi, anche prodotta una interessante compilation dal titolo: “Bronzi di Riace original soundtrack”, nove tracce firmate da artisti di talento, basate sullo sviluppo della sequenza di Fibonacci, che ha fatto da colonna sonora al viaggio dei Bronzi. L’uscita (quindi è uscita) è datata 16 agosto scorso, ma ora non si trova da nessuna parte. Le tracce non sono state incise (o se lo sono state non si sa dove siano disponibili). Su Amazon la compilation non c’è, su Spotify non c’è, sul sito del Cinquantenario c’è solo un assaggio di due minuti. Sicuramente esiste, trovarla sarà come scandagliare i fondali del Mediterraneo. Un’avventura dall'esito incerto.

Il Cubo Stage da 300mila euro

Alla Calabria Film Commission, delegata per le attività inerenti l’audiovisivo, sono stati trasferiti, più di un anno fa, 665mila euro per curare la parte audio-visiva. Di questi, per “The Cube - esibizione cubo festa del cinema di Roma, Milano”, si sono spesi 292.900 euro.

Sulle note stampa si è parlato di “una serie di eventi artistici iper-tecnologici, sintesi phygital (fisica e digitale) di echi classici della Magna Grecia e presenze illustri della Calabria contemporanea”. C’è da leggere e restare sbalorditi. Cosa sarà stato mai questo avveniristico Cubo così all’avanguardia (e così costoso)?

Per avere un’idea di cosa sia (o sia stato), si può vederlo in azione nelle storie Ig dei Bronzi. Il Cube ha fatto capolino a Roma, quella sera del debutto del corto “Verso Sud”, e alla famosa Bit di Milano e a Reggio Calabria. Poi basta. Al momento, leggiamo dal sito Bronzi50, che non ci sono più eventi in programma (neanche col Cubo come protagonista). Ma sarà solo una pausa (no?)

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Aspettando il documentario (per il 51esimo?)

La CFC, ha poi investito sulla “Produzione e distribuzione di un documentario sui Bronzi” 372.100 euro. Incaricata di produrre il documentario è stata la società Palomar con lo scopo di «realizzare – si legge sempre sul Bur - un progetto delle medesime caratteristiche in termini di impatto e di risultati attesi». Ma il preventivo originario era troppo stringato per la Palomar che ha chiesto un leggero ritocco, da 372.100 euro a 427.000 euro per una differenza di euro 54.900».

La proposta di aumentare il budget ha ricevuto il via libera del Comitato inter-istituzionale di coordinamento nella seduta del 4 luglio 2022. Con una nota inviata via Pec, la Film Commission ha chiesto poi altri 50mila euro per far fronte a “costi generali”, ma di questi gliene sono stati concessi solo 35mila euro. Un po’ di risparmio ogni tanto non guasta.

Il problema è che di questa opera non si è più saputo nulla. Nel prospetto presentato dalla Regione il 30 giugno 2022, si dava una dead line precisa che coincideva con la fine dell'anno di celebrazione. «La distribuzione - è scritto - deve assicurare visibilità su emittenti in chiaro, programmando una distribuzione entro il 31.12.2022. I canali di interesse per la distribuzione devono appartenere preferibilmente ad una delle seguenti aziende: Rai, Sky, Mediaset, Netflix, Amazon». In corso d’opera qualcosa è cambiato, e la destinazione anche (non più la tv ma il cinema, così si è detto alla conferenza di novembre scorso). La data di uscita, idem.

L’anniversario tondo è trascorso ma, a parte trenta secondi di assaggio, proiettati in anteprima a Roma ad ottobre, pare che per ammirare il prodotto finito dovremo aspettare. A leggere i siti specializzati il doc appare ancora in fase di post-produzione.

Capolinea Bronzi?

Il viaggio dei Bronzi pare terminato. Nel 2023 i Bronzi, dovevano essere ovunque: in festival importanti in giro per il mondo e in Italia. Se è avvenuto, forse non ce ne siamo accorti. Ad ogni modo ci restano due capolavori (almeno quelli) e un Cubo.

 

Giornalista
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