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Partito a Lamezia il maxi processo contro la ’ndrangheta di Cosenza: alla sbarra 133 imputati - NOMI

Al via il rito ordinario dell'importante inchiesta antimafia coordinata dalla Dda di Catanzaro contro i clan degli italiani e degli "zingari" di via Popilia. Tra le persone coinvolte anche l'ex sindaco di Rende Marcello Manna

 

Antonio Alizzi
31 ottobre 202311:15
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Partito a Lamezia il maxi processo contro la ’ndrangheta di Cosenza: alla sbarra 133 imputati - NOMI

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Partito a Lamezia il maxi processo contro la ’ndrangheta di Cosenza: alla sbarra 133 imputati - NOMI

Ha avuto inizio questa mattina il processo ordinario della maxi inchiesta "Reset", il procedimento penale della Dda di Catanzaro contro la 'ndrangheta cosentina. Sono oltre 130 gli imputati davanti al presidente del collegio giudicante, Carmen Ciarcia, coadiuvata dai giudici a latere Francesco Luigi Branda e Urania Granata. La composizione del tribunale in "Reset", almeno fino ad oggi, non è un argomento secondario visto che nelle scorse settimane la magistrata Ciarcia aveva presentato richiesta di astensione al presidente del tribunale di Cosenza Maria Luisa Mingrone.

Si deciderà alla prossima seduta se il processo tornerà alla fase dell’udienza preliminare o proseguirà normalmente il suo corso con l’apertura del dibattimento. Qualora fossero accolte le istanze difensive l’udienza preliminare sarebbe da rifare.

La prima questione è stata sollevata dall’avvocato Enzo Belvedere. Il penalista di Cosenza chiede la nullità del decreto dell’udienza preliminare. «Esiste una nullità evidente espressa dalle nuove norme previste dalla riforma Cartabia» dice il legale. Nullità del decreto dell’udienza preliminare avanzata anche dall’avvocato Rossana Cribari, difensore di Pietro De Mari. Tutte le difese si sono associate tranne quella che riguarda la posizione dell’avvocato Marcello Manna.

L’avvocato Nicola Carratelli reitera la richiesta di separare il procedimento penale. Identica istanza proposta dall’avvocato Cristian Cristiano per l’imputato Ernesto Campanile.

Chiesta la nullità del 415 bis per Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello), in mancanza dello svolgimento dell’interrogatorio dopo la chiusura delle indagini. Anche l’avvocato Pasquale Naccarato ha avanzato una richiesta di nullità del decreto che dispone il giudizio per Silvio Orlando in quanto mancavano le imputazioni rispetto ai reati contestati al poliziotto.

Dal canto suo, la Dda di Catanzaro si oppone alla richiesta della nullità del decreto dell’udienza preliminare. 

Infine, è stata posta la questione sul fatto di svolgere le udienze dibattimentali a Cosenza. La decisione spetta comunque alla presidenza della Corte d’Appello di Catanzaro. Il tribunale ha deciso di riservarsi su tutte le questioni preliminari all’udienza dell’8 novembre.

Da "Testa di Serpente" a "Reset"

L'astensione si basava sul fatto che il presidente della sezione penale dibattimentale di Cosenza aveva già giudicato alcuni imputati ai quali veniva contestata l'aggravante mafiosa della confederazione, precisamente nel processo "Testa di Serpente", una sorta di antipasto investigativo di "Reset", dove sono coinvolti i fratelli Abbruzzese "Banana" e Roberto Porcaro, la cui condanna è ormai definitiva. Una richiesta scrupolosa, quella del giudice Ciarcia, rispetto a fatti contestati su cui ha già espresso un giudizio. La stessa Ciarcia aveva reiterato (senza fortuna) l'istanza nel processo "Reset" contro Pino Munno e Marcello Manna, il cui procedimento è stato riunito a quello in corso da oggi nell'aula bunker di Lamezia Terme.

Spunta anche "Valle dell'Esaro"

Ma come annunciato dal nostro network, il numeroso collegio difensivo nella seduta odierna presenterà richiesta di ricusazione per il giudice Ciarcia, evidenziandone quindi i profili di incompatibilità che nelle prossime settimane potranno soltanto che aumentare visto che verrà emessa la sentenza di primo grado del processo "Valle dell'Esaro", dove gli imputati - i presunti appartenenti al gruppo Presta di Roggiano Gravina - rispondono di associazione a delinquere dedita al narcotraffico con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa riconducibile al sodalizio che sarebbe capeggiato, secondo la Dda di Catanzaro, dal boss e killer Franco Presta e dal cugino Antonio, con la collaborazione di altri soggetti. È evidente che la valutazione di questa seconda aggravante pregiudicherebbe ancora di più la presidenza del collegio.

Ipotizzabili altre richieste di ricusazione

Non è escluso comunque che le richieste di ricusazione interessino anche gli altri membri del collegio giudicante. Questo perché negli ultimi otto anni, il tribunale di Cosenza ha portato a sentenza numerosi processi antimafia della Dda di Catanzaro, dove il cosiddetto "Sistema", fulcro centrale di "Reset", soprattutto per il narcotraffico e vicende inerenti al cosiddetto "sottobanco", era presente in vari processi. Ovviamente una volta formalizzate le richieste difensive, la palla passerà alla Corte d'Appello di Catanzaro che ancora deve decidere parte dei ricorsi presentati contro il giudice Fabiana Giacchetti, a giudizio dei difensori incompatibile con il rito abbreviato, in quanto titolare dell'udienza preliminare nel corso della quale aveva espresso già valutazioni di merito rispetto alle accuse contestate dai pm antimafia. Tutto ciò in violazione, affermano i penalisti, della nuova riforma Cartabia.

Gli imputati di "Reset" nel processo ordinario

Chiusa l'ampia premessa, passiamo agli imputati. Nel processo ordinario di "Reset" ci sono diversi presunti esponenti della 'ndrangheta cosentina, ai quali viene contestato il reato relativo alla confederazione che, per la Dda di Catanzaro, sarebbe diretta dal boss di Cosenza Francesco Patitucci, garante degli equilibri tra la cosca degli italiani e quella degli "zingari". Ma a Lamezia Terme si discuterà anche di altro. A cominciare dal caso che riguarda gli ex amministratori rendesi Marcello Manna e Pino Munno, nonché i rapporti personali e d'interesse tra il consulente finanziario Andrea Mazzei e Roberto Porcaro, che di recente ha deciso di non collaborare più con la giustizia.

Si parlerà anche del ruolo della famiglia D'Ambrosio di Rende nell'ambito delle vicende giudiziarie che colpiscono in modo particolare Adolfo e il fratello Massimo. Non meno importante il capitolo dedicato al "Gaming", il filone investigativo del gioco d'azzardo sul quale la Cassazione non ha confermato buona parte dell'impianto accusatorio, soprattutto circa l'aggravante di cui al capo 1. Insomma ci sarà tanta carne al fuoco. Si prevedono almeno due udienze a settimana al fine di condurre senza grosse difficoltà un processo nel quale saranno sentiti oltre 250 testimoni

Clicca su "continua" per leggere i nomi degli imputati

I nomi

Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Francesco Boccia)
Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
Rosario Aurelio (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli)
Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
Massimo Benvenuto (difeso dall'avvocato Rosario Carbone)
Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dall'avvocato Nicola Rendace)
Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Emilia Spadafora)
Pasquale Bruni - classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)

I nomi

Pasquale Bruni (difeso dall'avvocato Fiorella Bozzarello)
Carmelina Bruniani
(difesa dall’avvocato Luca De Munda)
Alfredo Bruno
(difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
Ernesto Campanile (difeso dall'avvocato Cristian Cristiano)
Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
Placido Cariello
Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
Massimo Ciancio (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
Antonio Colasuonno (difeso dall'avvocato Chiara Penna)
Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall'avvocato Amelia Ferrari)
Cristian D’Ambrosio (difeso dall'avvocato Amelia Ferrari)
Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)

I nomi

Massimo D’Ambrosio (difeso dagli avvocati Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
Alessio De Cicco
(difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Saverio Spadafora e Antonio Quintieri)
Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
Armando De Vuono (difeso dagli avvocati Matteo Cristiani e Giuseppe Filice)
Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
Rosanna Garofalo (difesa dall'avvocato Laura Gaetano)
Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca)
Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)

I nomi

Stefano Greco (difeso dall’avvocato Salvatore Vetere)
Stefano Grosso
Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
Gianluca Maione
Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi)
Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
Francesco Marchiotti (difeso dall'avvocato Filippo Cinnante)
Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
Cosimo Manzo
Lauretta Mellone (difesa dagli avvocati Amelia Ferrari e Erik Siciliano)
Giuseppe Midulla (difeso dall'avvocato Cristian Cristiano)
Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
Alessandro Morrone (difeso dall'avvocato Domenico De Rosa)

I nomi

Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
Pino Munno
(difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
Silvio Orlando
(difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
Giuseppe Piromallo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco)
Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)

I nomi

Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
Danny Romano
(difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
Massimiliano Rossiello (difeso dall'avvocato Pasquale Vaccaro)
Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
Antonio Russo (difeso dall’avvocato Roberto Deni)
Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
Vittorio Toscano
Ivan Trinni (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
Mario Trinni (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Antonio Spataro)
Danilo Turboli (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
Francesco Veltri (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Alessandro Bavaro)
Massimo Volpentesta (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
Sandro Vomero (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Antonio Quintieri)
Cristian Vozza (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Filippo Cinnante)

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reset · ndrangheta · cosenza

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Rapporto Legambiente

Ecomafie, peggiora la Calabria che sale al secondo posto in Italia per reati ambientali: +37% e arresti triplicati

Il presidente nazionale di Legambiente ha presentato al Festival Trame di Lamezia un’anteprima del Rapporto 2025: «Questo tipo di crimini sono una grave minaccia per l’ambiente, la salute e l’economia sana». Male Catanzaro e Reggio
Redazione Cronaca
19 giugno 2025
Ore 17:47
Ecomafie, peggiora la Calabria che sale\u00A0al secondo posto in Italia per reati ambientali: +37%\u00A0e arresti triplicati
Ecomafie, peggiora la Calabria che sale\u00A0al secondo posto in Italia per reati ambientali: +37%\u00A0e arresti triplicati
La replica

Assenteismo all’Arsac di Crotone, l’ente si costituirà parte civile: «La nostra serietà non può essere infangata»

Il direttore generale Fulvia Caligiuri avvia i procedimenti disciplinari e difende il lavoro dei tanti dipendenti onesti: «Non tollereremo chi tradisce la fiducia dei cittadini e danneggia la nostra immagine»
Redazione Cronaca
19 giugno 2025
Ore 17:42
Assenteismo all’Arsac di Crotone, l’ente si costituirà\u00A0parte civile:\u00A0«La nostra serietà non può essere infangata»\n
Assenteismo all’Arsac di Crotone, l’ente si costituirà\u00A0parte civile:\u00A0«La nostra serietà non può essere infangata»\n
La decisione

Inchieste “Decollo”: riciclaggio a San Marino, due condanne anche in appello a Catanzaro

Confermate tutte le assoluzioni decise in primo grado dal Tribunale di Vibo Valentia. Ecco la sentenza sulle indagini relative ai proventi del narcotraffico accumulati dal broker della cocaina Vincenzo Barbieri, ucciso a San Calogero nel 2011
Giuseppe Baglivo
19 giugno 2025
Ore 15:06
Inchieste “Decollo”: riciclaggio a San Marino, due condanne anche in appello a Catanzaro\n
Inchieste “Decollo”: riciclaggio a San Marino, due condanne anche in appello a Catanzaro\n
Salvato dalla fede

La rinascita di Salvatore Tavano a un anno dal drammatico incidente: «La Monachella mi ha dato una seconda possibilità»

VIDEO | Il cinquantenne di Borgia è rimasto aggrappato alla vita con tutte e sue forze. Dopo il coma una nuova vita grazie alle preghiere e la devozione per la beata Mariantonia Samà
Rossella Galati
19 giugno 2025
Ore 13:56
La rinascita di Salvatore Tavano a\u00A0un anno dal drammatico\u00A0incidente:\u00A0«La Monachella mi ha dato una seconda possibilità»\n
La rinascita di Salvatore Tavano a\u00A0un anno dal drammatico\u00A0incidente:\u00A0«La Monachella mi ha dato una seconda possibilità»\n
La tragedia

Pescatore morto in mare ad Amendolara, la Procura apre un’indagine sulle circostanze della morte

La salma è stata posta sotto sequestro e a breve sarà disposta l’autopsia. L’imbarcazione con altre persone a bordo era partita dal porto di Corigliano Rossano per una battuta di pesca
Matteo Lauria
19 giugno 2025
Ore 13:05
Pescatore morto in mare ad Amendolara, la Procura apre un’indagine sulle circostanze della morte\n
Pescatore morto in mare ad Amendolara, la Procura apre un’indagine sulle circostanze della morte\n
La tragedia

Dramma in mare ad Amendolara, pescatore 58enne cade in acqua dopo un malore e muore

È stato subito recuperato dalle altre persone presenti sul peschereccio. Poco dopo sono arrivati i medici del 118 ma i tentativi di rianimazione sono stati inutili
Marco Cribari
19 giugno 2025
Ore 10:03
Dramma in mare ad Amendolara, pescatore 58enne cade in acqua dopo un malore\u00A0e muore\n
Dramma in mare ad Amendolara, pescatore 58enne cade in acqua dopo un malore\u00A0e muore\n
Le indagini

Paola, smaltiva rifiuti ospedalieri nelle griglie di raccolta acque: denunciata infermiera professionale

VIDEO | La donna è stata accusata di smaltimento illecito di rifiuti al termine di un’attività d’indagine svolta dai militari dopo una segnalazione dell’Asp di Cosenza
Redazione Cronaca
19 giugno 2025
Ore 09:24
Paola, smaltiva rifiuti ospedalieri nelle griglie di raccolta acque: denunciata infermiera professionale\n
Paola, smaltiva rifiuti ospedalieri nelle griglie di raccolta acque: denunciata infermiera professionale\n
L’inchiesta

Assenteismo all’Arsac di Crotone, indagati 20 dipendenti: percepivano stipendi per ore mai lavorate

VIDEO | Le accuse sono di truffa aggravata e falsa attestazione in servizio ottenuta mediante l’utilizzo illecito dei badge aziendali: il modus operandi prevedeva timbrature multiple effettuate in favore di colleghi assenti
Redazione Cronaca
19 giugno 2025
Ore 08:39
Assenteismo all’Arsac di Crotone, indagati\u00A020 dipendenti: percepivano stipendi per ore mai lavorate\n
Assenteismo all’Arsac di Crotone, indagati\u00A020 dipendenti: percepivano stipendi per ore mai lavorate\n
L’inchiesta per corruzione

Occhiuto indagato, la Procura di Catanzaro accelera: disposta perizia sul valore delle quote cedute a Posteraro

Diverse questioni tecniche sono al centro dell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Domenico Assumma. Intanto Ferraro si è rivolto al Riesame per ottenere il dissequestro del materiale sottoposto a sigilli
Antonio Alizzi
19 giugno 2025
Ore 07:38
Occhiuto indagato, la Procura di Catanzaro accelera: disposta perizia sul valore delle quote cedute a Posteraro\n
Occhiuto indagato, la Procura di Catanzaro accelera: disposta perizia sul valore delle quote cedute a Posteraro\n
Le indagini

Sbarchi di migranti nel Reggino, la polizia ferma sei presunti scafisti

Indagati per favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina e gestione della navigazione delle imbarcazioni, partite dalle coste della Libia e della Turchia, arrivate tra il 6 e il 10 a Roccella Jonica
Redazione
19 giugno 2025
Ore 07:25
Sbarchi di migranti nel Reggino, la polizia ferma sei presunti scafisti\n
Sbarchi di migranti nel Reggino, la polizia ferma sei presunti scafisti\n
Vertice straordinario

Sparatoria sul lungomare di Rossano, il prefetto convoca il comitato per l’ordine pubblico a Cosenza

Dopo l’ennesimo episodio armato in città, la prefetta Padovano incontra sindaco e forze dell’ordine per una verifica urgente
Matteo Lauria
19 giugno 2025
Ore 05:01
Sparatoria sul lungomare di\u00A0Rossano, il prefetto convoca il comitato per l’ordine pubblico a Cosenza\n
Sparatoria sul lungomare di\u00A0Rossano, il prefetto convoca il comitato per l’ordine pubblico a Cosenza\n
Il capo della Dda

Occhiuto indagato, parla Curcio: «Ma quale inchiesta a orologeria... Le carte? Sanno tutti che non sono uscite dalla Procura»

Il magistrato puntualizza dopo le due uscite pubbliche del governatore: «Non ha visto gli atti perché non è previsto dalla legge, i giornalisti mi hanno fatto 500 telefonate e non ho risposto a nessuno». Sui prossimi passi: «Sentiremo il presidente nei prossimi giorni per dichiarazioni spontanee, ma ci sono tempi tecnici»
Alessia Truzzolillo
19 giugno 2025
Ore 04:30
Occhiuto indagato,\u00A0parla Curcio: «Ma quale inchiesta a orologeria... Le carte? Sanno tutti che non sono uscite dalla Procura»\n
Occhiuto indagato,\u00A0parla Curcio: «Ma quale inchiesta a orologeria... Le carte? Sanno tutti che non sono uscite dalla Procura»\n
Attimi di panico

Rossano, colpi d’arma da fuoco nei pressi dello stadio: danneggiata un’auto

L’auto era parcheggiata nei pressi dell’impianto sportivo, un passante ha rischiato di essere colpito. Sul posto i carabinieri e la polizia. Indagini in corso
Matteo Lauria
18 giugno 2025
Ore 20:40
Rossano, colpi d’arma da fuoco nei pressi dello stadio: danneggiata un’auto\n
Rossano, colpi d’arma da fuoco nei pressi dello stadio: danneggiata un’auto\n
La nota dei legali

Manna e Petrini condannati, la difesa dell'ex sindaco di Rende: «Decisione cervellotica, ricorreremo in Cassazione»

Gli avvocati Carratelli e Caiazza a seguito della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno: «È errata, ingiusta e illogica»
Redazione
18 giugno 2025
Ore 18:08
Manna e Petrini condannati, la difesa dell'ex sindaco di Rende: «Decisione cervellotica, ricorreremo in Cassazione»\n
Manna e Petrini condannati, la difesa dell'ex sindaco di Rende: «Decisione cervellotica, ricorreremo in Cassazione»\n
L’intervento

Escursionista colta dal maltempo perde l’orientamento sul Pollino: soccorsa

La donna era partita da sola in eco-bike da Civita. I tecnici del Soccorso alpino sono riusciti a raggiungerla dopo la segnalazione del Comune
Redazione
18 giugno 2025
Ore 18:00
Escursionista colta dal maltempo perde l’orientamento sul Pollino: soccorsa\n
Escursionista colta dal maltempo perde l’orientamento sul Pollino: soccorsa\n
Le indagini

Sparatoria sul lungomare di Rossano, domani gli interrogatori dei due fermati

Padre e figlio, di 57 e 15 anni, compariranno davanti ai giudici per la convalida della misura. Secondo quanto ricostruito tutto sarebbe nato da una lite tra gruppi rivali
Matteo Lauria
18 giugno 2025
Ore 17:14
Sparatoria sul lungomare di Rossano, domani gli interrogatori dei due fermati\n
Sparatoria sul lungomare di Rossano, domani gli interrogatori dei due fermati\n
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Occhiuto indagato, la difesa del governatore in Cittadella: «Mi sento stuprato ma sono pronto a combattere. E mi ricandido»

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