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A Perfidia Maurizio Gasparri (Fi) non lascia margini di manovra: «In Basilicata il candidato sarà Bardi»

VIDEO | Nel corso del talk politico di Antonella Grippo il capogruppo di Forza Italia al Senato ha rimarcato che il partito non intende recedere. Tra gli ospiti anche Bonelli, Orrico, Gallo, Mammoliti e Geloni

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di Claudio Labate
20 gennaio 2024
12:01

Le note di Disco Inferno, il capolavoro di Nanni Loi nel titolo “Mi manda Picone”, e un parterre come al solito folto, variegato e di spessore annunciano un’altra fiammante puntata di Perfidia. La dodicesima di questa stagione. Un affresco sulla deriva dei costumi italici che Antonella Grippo attualizza al momento attuale e alla perpetua inclinazione di noi italiani all’intrallazzo, all’inganno, alla pastetta e all’accordo clientelare. «Un rapporto e un legame perverso tra chi promette illusioni e chi chiede assistenza è più che mai forte, ed è un patto che non assolve noi cittadini perché siamo direttamente partecipi di questa relazione» dice la giornalista di Sapri.

Con lei, in trasmissione, Maurizio Gasparri (Forza Italia), Angelo Bonelli (Alleanza Verdi e Sinistra), Anna Laura Orrico (Movimento 5 Stelle), Gianluca Gallo (assessore regionale), Raffaele Mammoliti (Pd) e Chiara Geloni (giornalista).


L’editoriale della puntata è affidato proprio a Chiara Geloni, che riassumendo la settimana intreccia gli scenari di guerra del medio oriente e del Mar Rosso con il toto candidature in cui è impegnata, e impelagata, la politica italiana alla continua ricerca del consenso e di voti, mettendo in campo i leader per rendere riconoscibili i loro partiti. Tutto ruota, per Geloni, attorno ad una parolina: riequilibrio. Nel centrodestra, rispetto al peso di Fratelli d’Italia che si sente sottorappresentato rispetto agli altri partiti. E poi ancora, autonomia differenziata, premierato, giustizia, con la domanda al ministro Nordio: «Come fa un abuso a non essere un reato? Forse l’Europa ci chiederà di ripristinarlo. Ma non era meglio riscriverlo invece di abolirlo?»

Sull’argomento è interpellata Anna Laura Orrico che dopo aver bocciato la maggioranza, ha tratteggiato una differenza sostanziale e culturale tra referenze e raccomandazioni, che «aumenta quella spirale pericolosa dove il clientelismo è la cifra con cui poi la politica si misura». Poi la costatazione su Forza Italia che in Calabria è un’anomalia, rispetto al resto del Paese.

Da che dipende, Grippo, lo chiede a Gallo: «È un voto d’opinione o… mi manda Picone?» Gallo non fa giri di parole e va dritto al punto, promuovendo il governo regionale e anche il suo assessorato: «In questo momento Forza Italia è il partito che ha la responsabilità maggiore in Calabria e c’è da parte dei calabresi un avvicinamento verso FI e una percezione di questa azione. Al di là dei clientelismi, che non sono più possibili». Insomma, «la buona amministrazione moltiplica i risultati».

Da parte sua Raffaele Mammoliti dà una onesta lettura delle cose: «Credo che in Calabria il voto d’opinione esista e riguardi tutti i partiti, ma è innegabile che una parte di consenso si lega alla gestione del potere. Anche perché non è vero che non c’è nulla da dare, perché c’è una quantità di risorse che non c’è mai stata nella storia del regionalismo». 

Partendo dalle ultime esternazioni del vulcanico presidente della Campania De Luca, sui fondi sottratti al sud, il dibattito sull’autonomia differenziata scivola via sul copione scontato delle posizioni politiche in campo. Per la cinquestelle Orrico è parte del gioco delle compensazioni tra Lega e Fratelli d’Italia, ma in assenza di risorse per i Lep. Elemento che per Gallo può far vacillare la maggioranza del governo. Sull’argomento si esprime anche Angelo Bonelli, secondo cui l’operazione riporta la Lega ad essere quella che è sempre stata: «Quella che lavora per la secessione. Non ci sono le risorse, e i Lep non sono garantiti».

Gasparri: «In Basilicata sarà candidato Bardi»

Quando si collega, Maurizio Gasparri per prima cosa rivolge un pensiero affettuoso al presidente Occhiuto e alla sua collaboratrice Veronica coinvolti nello scorso fine settimana in un incidente stradale.

Il senatore, capogruppo azzurro, si inserisce nel dibattito affermando che le fortune del partito sono frutto di un giudizio politico positivo sull’azione del centrodestra di governo e in Calabria. «I sondaggi, le verifiche, le classifiche lo confermano, e credo che la Calabria abbia guadagnato in immagine rimanendo una Regione che ha bisogno dello Stato per recuperare». Ma la Grippo vuole di più, vuole almeno due perfidie da parte di Gasparri che centrata la previsione del candidato in Sardegna, assicura che «in Basilicata sarà candidato per il centrodestra il presidente Bardi, che ha agito bene». Un messaggio chiaro agli alleati.

Basta così? Neanche per sogno, Gasparri paga pegno e canterà “Felicità” rendendo merito alla nuovissima canzone di Al Bano. L’esibizione non commuove la battagliera Orrico che sullo spazio dato alla minoranza arberesche nel contratto di servizio della Rai sottolineato dallo stesso Gasparri, vuole che sia riconosciuto anche il suo di merito, avendo presentato un emendamento ad hoc.

Il ritmo del talk è alimentato, ancora, con un nuovo elemento e cioè le parole critiche del segretario regionale dem Nicola Irto nei confronti di Forza Italia accusata di fare congressi finti e comunque con il destino segnato. Gallo si difende attaccando: «Mi sembra che il Pd sia un partito in grandissima difficoltà. Anziché occupare uno spazio al centro si stanno rifugiando a sinistra inseguendo i cinquestelle. Certo ha uno zoccolo duro ma non li vedo in grande crescita».

«In Forza Italia – chiude Gallo - noi abbiamo compreso prima di altri che era necessario cambiare alcune regole del partito». Ma Orrico provoca ancora, ricordando il familismo presente in Forza Italia che Gallo non nega sostenendo che nel suo partito però c’è molto spazio per tutti.

Regione e grandi manovre

L’assessore regionale all’agricoltura insomma promuove la democrazia interna di Forza Italia e ribadisce di aver detto no alla candidatura europea perché crede fortemente nel progetto politico attuale, e aggiungendo che lavorerà per la riconferma di Roberto Occhiuto. Il colpo di scena però lo offre Mammoliti che sostiene che il vero problema di questa operazione – visto che il presidente prima si era autolanciato, per poi autofrenarsi - sarà la già rivendicata, e forse decisa, candidatura alla presidenza da parte di Wanda Ferro in quota Fratelli d’Italia.    

C’è il tempo di un inginocchiatoio plurale, con i tre ospiti – Gallo. Orrico e Mammoliti – a sottoporsi alle domande di sua santità El Diablo, con un Mammoliti che confessa di essere stato un figlio dei fiori, un Gallo modesto che premia la “figaggine” di Occhiuto.

La puntata integrale è disponibile online su LaC Play.

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