Il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro interviene nel giorno in cui si vota in Senato: «Legge apre la strada per un ritorno al passato, costi triplicati e tanta burocrazia»
Via libera definitivo del Parlamento al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. Dopo il Sì il referendum confermativo atteso per la primavera 2026
Dalle bacchettate all’associazione dei magistrati, al caso “Lezioni di mafie”. La scuola di magistratura «che funzionava meglio quando era gestita dal Csm» e la possibilità di vincere il referendum: «Ci sono sei punti di distacco tra il Sì e il No, ce la possiamo fare»
Dal palco del Palazzaccio di piazza Cavour a Roma il magistrato calabrese parlerà delle criticità della nuova legge: «Il pm rischia solo di essere più debole e di finire sotto l’esecutivo»
Ad agosto il parlamentare di Forza Italia Pittalis aveva chiesto lumi al Guardasigilli sulla partecipazione del magistrato al format di La7. La replica del procuratore che difende la sua libertà di espressione
L’intervento del ministro Nordio rischia di trasformarsi in uno scontro senza sbocchi, mentre servirebbero risorse, personale e tecnologie. E anche un’assunzione di responsabilità quando i giudici sbagliano
Per il deputato azzurro non si tratta di un «attacco alla magistratura, ma un atto di rispetto verso chi ogni giorno amministra la giustizia con dedizione e integrità»
Il procuratore capo di Napoli a Otto e mezzo: «Tranne quella sulla cybersicurezza, le altre sono dannose». Poi replica a Fi che ha presentato un’interrogazione contro di lui: «Parlo di mafia nelle scuole dal 1989, non mi spaventano interrogazioni parlamentari o procedimenti disciplinari»
La pm della Dda di Catanzaro ospite a Buongiorno in Calabria denuncia l’assenza di discussione tecnica sull’intervento normativo: «Non si può affidare a un referendum senza quorum la modifica dell’assetto costituzionale»
Confronto serrato nella città dello Stretto tra toghe e penalisti: c’è chi denuncia un rischio per l’equilibrio del processo e chi invoca terzietà reale per i giudici
L'auspicio di Parodi: «Vogliamo che giudici e pm siano autonomi». Nel dibattito l’intervento del presidente del Tribunale Garofalo: «La politica con un inganno verbale cerca di mascherare un intervento a danno della magistratura»
Previsti “sconti” del 70 percento rispetto al danno erariale accertato. Il procuratore di Napoli: «Gli amministratori avevano più paura dei giudici contabili che non della Procura». Il tetto ai risarcimenti fa discutere
VIDEO | La sostituta procuratrice del Tribunale reggino analizza criticamente le norme proposte dal governo e sottolinea come non si stia pensando alle questioni più urgenti come durata dei processi e carenza di organico
Secondo il procuratore calabrese di Napoli, oggi si usa un doppio binario: «Mano di velluto per i reati che riguardano la pubblica amministrazione e pugno di ferro per i reati di strada». La disinformazione sulle intercettazioni e la proposta: «Trasformare le ville sequestrate ai boss in Rems»
VIDEO | Ospite degli studi de ilReggino.it ha raccontato la sua esperienza al tribunale del capoluogo reggino e la sua posizione contraria a quella riforma della giustizia che il Governo non ha condiviso con loro: «La separazione delle carriere non è utile»
Il procuratore di Napoli in campo contro gli interventi legislativi del ministro Nordio: assemblee e manifestazioni in tutta Italia il 27 febbraio. «Ogni anno 3 o 4 magistrati passano da pm a giudice, vale la pena cambiare la Costituzione?»
Seminario di Unicost con accademici, consiglieri del Csm e avvocati. Il sorteggio dei membri dei Csm definito «una vergogna». Murgano: «Sudditanza psicologica dei giudici nei confronti dei procuratori». Stanizzi: «Il vero tema è l’abolizione dell’abuso d’ufficio»
Il magistrato calabrese ospite di Lilli Gruber a La7 lancia nuovi strali contro la riforma Nordio e critica chi si schiera con i potenti di turno («nella vita conta avere la schiena dritta»). Picconate su Trump e sulla liberazione di Almasri: «C’è stata un’omissione del ministro della Giustizia»
Per il magistrato i cambiamenti in atto devono essere condivisi per creare consapevolezza perché spesso «il giudice è visto come isolato nella sua torre d’avorio»